Francesco Mattu, per gli amici e per tutti quelli che lo conoscono più semplicemente “Kiodo”, ha portato la Sardegna nella Val Tramontina, in Friuli Venezia Giulia, dove risiede da oltre un decennio e dove ha trapiantato un gregge di pecore sarde da cui produce un formidabile pecorino, “sardo-friulano” come lo chiama lui, e una strabiliante ricotta. Classe 1976, dopo l’infanzia vissuta a Ovodda, nel centro della Barbagia, Kiodo si è trasferito a Olbia, e nel 2007 ha deciso di replicare la scelta di un suo amico, un pastore sardo trasferitosi da tempo sulle montagne friulane. È proprio lui, Francesco Mattu, il trascinante protagonista del film “Il profumo del mirto”, la nuova produzione di Karel film scritta e diretta da Christian Canderan – regista, autore e produttore friulano, fondatore di Sunfilms – che dopo la presentazione di Nuoro sarà proposto con una seconda anteprima al Cinema Manzoni di Maniago-Pordenone nella serata di domani 17 settembre (ore 21 con repliche sabato 18 e domenica 19 settembre). Realizzato con la fotografia di Luca Melis e la colonna sonora d’eccezione firmata dal maestro compositore e cantautore sardo Piero Marras, il film è prodotto in collaborazione con Sunfilms e uscirà nelle sale distribuito dalla XMovie – Maxa Film di Roma a livello nazionale, a partire proprio dal 17 settembre, e nelle settimane successive in tutte le sale del Circuito Cinema in Friuli Venezia Giulia e Sardegna. Il progetto è sostenuto da un ampio pool di partners: il Ministero della Cultura, Film Commission Sardegna, Regione Autonoma della Sardegna, Fondo Regionale dell’Audiovisivo Friuli Venezia Giulia e Unione dei Comuni della Barbagia.
Nel documentario “Il profumo del mirto” scorre una vita di emozionanti ricordi, che toccano l’essenzialità della vita di Francesco e della sua gioventù in Sardegna, dove ogni piccola cosa che lo circondava aveva un immenso valore. È un’opera che focalizza sulla storia, la cultura, i costumi, i paesaggi, la musica e ovviamente la tradizione agroalimentare e i sapori della Sardegna e del Friuli Venezia Giulia, come sottolinea l’autore Christian Canderan, per evidenziare il forte legame che unisce da sempre queste due regioni e le loro genti, seppur molto lontane fra loro. Traspare l’ironia del popolo sardo, che in vari momenti del film si intreccia a quella friulana. Set privilegiato per le riprese in Friuli è stata la Val Tramontina con l’ovile di Kiodo: la sua quotidianità è stata ripresa in vari momenti dell’anno. Scorci stupendi della valle si rincorrono nelle riprese dei suoi viaggi in motocicletta con un accattivante passaggio anche alle pozze smeraldine. Altre cartoline che compongono questo particolare mosaico sono la laguna di Marano e i suoi splendidi casoni per una scena in barca, un passaggio a Maniago e Spilimbergo in qualche negozio tipico, e una grotta di una valle limitrofa dove si stagionano formaggi tipici. La Sardegna e in particolar modo la Barbagia, fanno scoprire invece un territorio e una cultura non molto conosciuti con momenti estremamente onirici, fra Domus de Janas, nuraghi, querce secolari e scorci veramente da favola.
Da sempre amante della musica e dotato di una notevole voce, Kiodo ama cantare soprattutto brani di Celentano e Vecchioni, oltre che intonare in uno strampalato inglese maccheronico svariati successi del Rock anni ’50 e ‘60. Nei primi anni 2000 aveva registrato un Cd con alcune cover e brani inediti di un autore ed editore sardo. L’operazione ha avuto un discreto successo ed è ricordata soprattutto per il brano “Su Tzilleri”, inserito nel film con i suoi contenuti ironici ed irriverenti. Nelle immagini conclusive de “Il profumo del Mirto”, ecco la materializzazione di un sogno ricorrente di Kiodo: tornare nel suo paese per il “Mercoledì delle Ceneri” di Ovodda, uno dei Carnevali più pazzi e bizzarri della Sardegna e forse del mondo. Lo farà grazie a due amici e complici friulani, che in cambio della sua guida… lo traghetteranno sull’isola. Nel cast oltre a molti volti sardi conosciuti, incuriosiscono le partecipazioni straordinarie di “Catine” Caterina Tomasulo (da anni ormai volto della comicità friulana) e Paolo Massaria (attore triestino di fiction e produzioni internazionali).
L’AUTORE – Christian Canderan, Spilimbergo, è autore, regista e produttore cinematografico. Nato nel 1978, risiede in Friuli-Venezia Giulia in un piccolo paese situato alle pendici delle Alpi Carniche. Si è laureato nel 2002 in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna, con una tesi sulla Musica nel Cinema. Nel 2005 ha fondato la Sunfilms, con la quale ha realizzato molti audiovisivi istituzionali e commerciali per affermate aziende e istituzioni italiane, oltre 20 documentari storico-biografici, etnografici e antropologici e 4 film di fiction, che hanno ricevuto numerosi riconoscimenti sia in Italia che all’estero. Dal 2008 i suoi lavori, oltre che a livello televisivo Rai e diverse emittenti regionali private, sono stati distribuiti in Dvd in più di 40.000 copie, attraverso abbinamenti editoriali ai quotidiani del Gruppo Espresso di varie regioni. I suoi film sono stati proiettati in svariati eventi legati al Made in Italy, da Roma a Milano, da Parigi a New York, dal Brasile all’Australia, riscuotendo importanti consensi di pubblico e critica. I premi ricevuti, in oltre 15 anni di carriera, all’interno di festival nazionali e internazionali hanno permesso all’autore di farsi conoscere per la delicatezza dei contenuti trattati, la volontà di valorizzare la storia e cultura della propria terra, le particolari scelte registiche, musicali e scenografiche che ne identificano la personale cifra stilistica. Dopo l’esordio con “L’ultimo Corvo della Radura” (drammatico, 15 minuti) nel 2003, primo premio al XX Festival Internazionale Videocinema e Scuola e il terzo riconoscimento al XVII Premio Nazionale “G.Malattia Poesia in Video 2004” con “Stella Alpina” (drammatico, 7 minuti) nel 2004, è sceneggiatore, regista e produttore di “Nei Tuoi Occhi” (film fantasy, 117 minuti), 2005, distribuito da RAI3. Nel 2008 firma la regia e la produzione del film storico biografico “Il sole tramonta a mezzanotte” (83 minuti), anche questo distribuito da RAI3 e vincitore del secondo premio VII Festival Internazionale “Un Film per la Pace” di Medea 2012. Primo premio al VII Festival Internazionale di Imperia 2012 con “Un Popolo in Viaggio” (39 minuti), un documentario etnografico girato a Saint Maries de la Mer in Camargue. Nel 2016 firma la sceneggiatura, la regia e la produzione della commedia on the road “Un ferragosto all’italiana” (99 minuti) primo Premio Miglior Film Straniero al Cardiff International Film Festival 2017 e finalista di numerosi altri festival internazionali fra cui spiccano il XXXXIII Mediterranean Countries Film Festival ad Alessandria d’Egitto e il VII Asian Film Centre Global Fest di Calcutta in India.
LA PRODUZIONE – Karel è una Società di produzione cinematografica, audiovisiva e multimediale. “Le nostre produzioni – spiegano i responsabili – sono caratterizzate da una grande varietà di stili e temi, lavoriamo su progetti audiovisivi che spaziano dalla fiction al documentario passando attraverso lavori particolari quali progetti complessi multipiattaforma e fuori formato, produzioni multimediali e installazioni museali. Questa attitudine ad affrontare progetti sempre diversi per tipologia, genere e funzione, ci caratterizza per la sperimentazione e innovazione di processo e di prodotto che attuiamo costantemente”.
Il film ha trovato il sostegno di varie aziende friulane: Prosciuttificio Bagatto e Truant Vini di San Daniele, Coltellerie Maserin Maniago, Autopiù Jaguar-Land Rover di Fiume Veneto.
Info: karel.it
—^—
In copertina e all’interno Francesco Mattu con le sue pecore e durante la lavorazione del latte; la locandina del film e due paesaggi della Barbagia.